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PROTEGGI LA TUA PRIVACY!

Collegarsi ad una rete aperta WiFi pubblica e/o non protetta comporta un potenziale rischio di sottrazione dei dati contenuti nel proprio device.Se ci si trova lontani dai propri luoghi abituali e si ha la necessità di accedere all'Internet da un hotspot pubblico, è fondamentale dunque verificarne l'affidabilità.
Per quanto riguarda la sicurezza è importante evitare le reti non protette, in particolare quelle che non richiedono alcuna password per l'accesso o che utilizzano la medesima password per tutti gli utenti e che molto spesso rimane invariata per lunghi periodi o quelle che, pur in assenza di un sistema di registrazione, rilasciano a ciascun utente una password diversa ma senza associarla all'effettivo utilizzatore, il che rende impossibile risalire ai responsabili di eventuali illeciti e/o reati commessi attraverso la rete WiFi della location. Questi hotspot costituiscono l'ambiente ideale per eventuali malfattori che, protetti dall'anonimato, possono agevolmente intercettare le comunicazioni veicolate attraverso la rete wireless.
Nella scelta dell'hotspot pubblico da utilizzare è quindi fondamentale sincerarsi che le transazioni da e verso il fornitore del servizio avvengano in modalità crittografata con l'ausilio di certificati SSL/TLS ufficiali, verificandone contestualmente la titolarità e la conseguente assunzione di responsabilità del Provider in relazione al trattamento dei dati inseriti.

Tra le reti WiFi affidabili si possono perciò generalmente annoverare quelle rese disponibili da Enti e associazioni pubbliche (le c.d. reti civiche), quelle gestite direttamente dalle Società di telecomunicazioni o dagli I.S.P. (Internet Service Provider) e quelle attive all'interno di strutture commerciali e ricettive ma solo se afferenti a Società identificabili e di provata serietà, purché dotate di sistemi di registrazione e rilascio delle password nel rispetto della privacy.

Un importante ausilio per l'identificazione delle reti affidabili è costituito dal contrassegno di qualità "WiFi secure access" che garantisce l'adesione alla basilari norme di sicurezza da parte dei gestori delle reti WiFi destinate al pubblico.

APPROFONDIMENTI

Su gentile concessione di pubblichiamo:

  • ITALIANI E WI-FI PUBBLICHE: COMPORTAMENTI 'INASPETTATI' E FALSO SENSO DI SICUREZZA

    Gli italiani sono in grado di dire se corrono o meno il rischio di essere spiati quando utilizzano una connessione in rete sotto Wi-Fi pubblica?

    Una nuova ricerca di Norton by Symantec evidenzia da parte degli utenti un falso senso di invulnerabilità e un atteggiamento di indifferenza nei confronti dei pericoli insiti nell'utilizzo delle reti Wi-Fi pubbliche. Molto elevato il pericolo di mettere a rischio le informazioni personali e la propria privacy.

    Il report sui rischi del Wi-Fi rivela che quasi nove utenti su dieci mettono a rischio i propri dati personali e la propria privacy ogni volta che utilizzano una rete Wi-Fi pubblica.

    Gli utenti non possono più fare a meno della connessione in rete: il 40% degli intervistati dichiara di non attendere più di qualche minuto prima di accedere alla rete Wi-Fi a casa di un amico, in un bar, in un ristorante o in altri luoghi pubblici.

    Tre utenti su cinque pensano che le loro informazioni siano al sicuro quando utilizzano una rete Wi-Fi pubblica; ma allo stesso tempo la metà degli intervistati non è in grado di capire se e quando una rete Wi-Fi è effettivamente sicura.

    Ormai nessuno in pratica è più in grado di resistere alla possibilità di accedere gratuitamente al web tramite Wi-Fi, e ben il 60% degli italiani sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa - o quasi - pur di avere accesso ad una connessione Wi-Fi gratuita.

    Una volta online, gli utenti rivelano comportamenti quanto meno inaspettati. Il 15% degli italiani ammette di aver visionato immagini di nudo o contenuti hard durante una sessione di navigazione in rete sotto wi-fi pubblica e in luoghi alquanto singolari.

    L'Italia ha una delle percentuali più alte in Europa ma molto più bassa rispetto, ad esempio, agli USA con il 20%. La palma della "spregiudicatezza" in rete per utenti che visionano materiale hot sotto wi-fi va all'India con il 31% e al Brasile con il 30%.
    Di questa percentuale di italiani "spregiudicati", il 36% ammette di averlo fatto a casa di amici; il 35% in strutture alberghiere; il 33% in un bar o in un ristorante; il 30% per strada. Più bassa la percentuale di persone che visionano materiale hot nelle biblioteche (17%). Bassissimo questo tipo di utilizzo della rete sotto Wi-Fi pubblica nelle scuole o nelle università.
    L'89% ammette comunque di mettere le proprie informazioni personali a rischio durante l'utilizzo di una wi-fi pubblica. Il 58% accede alla mail personale da Wi-Fi pubblico. Il 54% accede ai propri profili social. Il 47% condivide foto e video. Il 17% verifica il conto bancario o accede alle informazioni di natura finanziaria.

    Sono ancora in molti a non preoccuparsi di proteggere i propri dati durante una sessione Wi-Fi: il 44% degli italiani non utilizza una soluzione VPN (Virtual Private Network) mentre un 22% non ne ha mai neanche sentito parlare.

  • GLI UTENTI VOGLIONO UNA CONNESSIONE DATI RAPIDA E GRATUITA

    Italiani e Wi-Fi pubbliche: comportamenti 'inaspettati' e falso senso di sicurezza.

    Gli utenti di internet non sono più in grado di resistere alla presenza di una rete Wi-Fi gratuita e performante; tuttavia, i comportamenti online rischiano di mettere seriamente in pericolo le informazioni di natura sensibile e la privacy di chi naviga utilizzando una Wi-Fi pubblica.

    Questo è il dato principale che emerge dall'edizione 2017 del Wi-Fi Risk Report di Norton by Symantec (dati ricavati da oltre 15.000 utenti in 15 paesi). Il report è disponibile in versione integrale in inglese a questo indirizzo.

    L'irresistibile canto delle sirene della navigazione dati gratuita rischia tuttavia di spingere molti utenti a trascurare le necessarie precauzioni, anche quando si tratta di preservare i propri segreti in versione digitale: dalla password del conto bancario alle abitudini di navigazione, gli utenti condividono e fanno praticamente di tutto sulle reti Wi-Fi pubbliche.

    Ma c'è una differenza abissale tra ciò che la gente pensa sia al sicuro o possa rimanere privato quando si utilizza una rete Wi-Fi pubblica e la realtà dei fatti.

    Ciò che si pensa essere al sicuro sui dispositivi personali potrebbe invece essere facilmente accessibile agli hacker da reti Wi-Fi non protette o anche tramite app che presentino delle vulnerabilità.

    Nonostante una diffusa consapevolezza dei rischi che l'uso di reti Wi-Fi pubbliche comporta, gli utenti non accennano a cambiare il proprio comportamento.

    Di fatto, la quasi totalità degli intervistati (l'87% a livello globale, l'89% in Italia) mette potenzialmente a rischio dati e informazioni personali.

    Di seguito i dati più rilevanti per l'Italia.
    Un buon 40% degli italiani intervistati, solo pochi minuti dopo essere arrivati a casa di un amico, in un bar, in un hotel o altro, chiede la password e prova ad accedere alla rete Wi-Fi pubblica.
    Più di un quarto (il 27%) dichiara di avere effettuato l'accesso senza il permesso del proprietario, l'8% dice di avere indovinato o violato la password per collegarsi alla rete.

  • IN VIAGGIO, L'ACCESSO ALLA WI-FI PUBBLICA È CONSIDERATO UN MUST

    Italiani e Wi-Fi pubbliche: comportamenti 'inaspettati' e falso senso di sicurezza.

    Nonostante la recente legislazione UE abbia abolito i costi del roaming dati, il 70% degli italiani dichiara che intende continuare a usare una rete Wi-Fi pubblica, soprattutto per evitare di utilizzare il proprio pacchetto dati mensile (42%).

    Ma c'è di più: gran parte delle scelte relative a praticamente ogni aspetto del viaggio è ormai legata alla possibilità di accedere o meno a una rete Wi-Fi, preferibilmente performante.
    La presenza del Wi-Fi condiziona la scelta:
    - dell'appartamento o dell'albergo in cui si sceglie di soggiornare per il 74% degli intervistati
    - dei luoghi di passaggio (stazioni, aeroporti) che utilizzeranno per il 59%
    - della linea aerea con la quale voleranno per il 50%
    - dei luoghi di ristoro (ristoranti, bar, altri luoghi pubblici) per il 46%.

    Il 51% degli italiani intervistati afferma che il motivo principale per collegarsi a una Wi-Fi è quello di utilizzare le mappe/il GPS dello smartphone o comunque un'app per orientarsi; inoltre, nel caso degli appartenenti alla Generazione Z (18-20 anni) in particolare, più di due su cinque vogliono poter condividere aggiornamenti e foto sui social media.

  • UN ITALIANO SU 6 HA CONSULTATO SITI PER ADULTI COL WI-FI PUBBLICO

    Comportamenti rischiosi e inaspettati su Wi-Fi pubblico.

    Chi utilizza una rete Wi-Fi pubblica per questioni private è spesso inconsapevole che accedere a una rete non necessariamente protetta, potrebbe rivelare molte più informazioni o abitudini personali di quanto non si vorrebbe.

    Più di un italiano su sei ammette di aver usato una rete Wi-Fi pubblica per guardare contenuti per adulti:
    - In un albergo o in una casa vacanze (35%)
    - In un bar o in un ristorante (33%)
    - Al lavoro (28%)
    - In aeroporto (26%)
    - In una stazione ferroviaria o degli autobus (17%)
    - In una biblioteca (17%)
    - In un bagno pubblico (16%)

    Mentre la quasi totalità degli intervistati (89%) mette potenzialmente a rischio le proprie informazioni personali quando utilizza una rete Wi-Fi pubblica - ad esempio controllando il proprio conto corrente o accedendo all'account di posta elettronica personale - il 66% degli utenti italiani non utilizza una rete privata virtuale (VPN) per proteggere la connessione alla rete Wi-Fi pubblica nonostante proprio l'utilizzo di una VPN sia considerato il modo migliore per tutelare le informazioni personali.

  • COME EVITARE CHE I DATI PERSONALI FINISCANO IN MANI SBAGLIATE

    Italiani e Wi-Fi pubbliche: comportamenti 'inaspettati' e falso senso di sicurezza.

    Ecco alcuni semplici consigli che possono aiutare gli utenti a proteggere le proprie informazioni online.
    Utilizzare un software per la sicurezza: uno dei modi migliori per proteggere le informazioni personali online è quello di utilizzare una rete privata virtuale (VPN). Le VPN garantiscono un "tunnel sicuro" che crittografa i dati inviati e ricevuti tra un dispositivo e internet.

    Controllare che il sito usi lo HTTPS: molte aziende utilizzano siti web sicuri, HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure), per fornire sicurezza online. Un sito web è sicuro se nell'URL compare "https" con accanto il simbolo di un piccolo lucchetto. Tuttavia, anche in un sito sicuro le informazioni personali potrebbero essere vulnerabili se la connessione di rete non è sicura.

    Condividere il meno possibile: quando si è collegati a una rete Wi-Fi pubblica, meglio pensarci su un paio di volte prima di inserire informazioni personali come, ad esempio, password, dati finanziari o foto. Anche se non si stanno condividendo attivamente le informazioni, il dispositivo utilizzato potrebbe farlo al posto nostro.

    Molti dispositivi sono programmati per ricercare automaticamente le connessioni ad altri dispositivi sulla stessa rete, il che potrebbe rendere i propri file vulnerabili. Per essere certi che le informazioni personali non passino ad altri, assicurarsi sempre di disattivare l'opzione di condivisione del dispositivo stesso.